"Sciogli i demoni, affranca l'angelo" di Elena Mondino

Possenti demoni del mito personale emergono e si ripetono in una figuratività piatta e interrotta. Echi lontani di vetrate di cattedrali gotiche si accostano all’illustrazione più consueta dei fumetti.

 

La materia della realtà, anche scomoda e vischiosa del presente, che scivolava sulle opere precedenti, ora lascia spazio, negli ultimi lavori di Cristina, alla visionarietà del desiderato o del temuto fantasma interiore che emerge con tutta la sua violenta evidenza ed esplode in collage di icone riconoscibili.

Lontani sembrano i simboli più poetici ed astratti di una matericità che tagliava, divideva, solcava, bruciava la superficie lungo la quale i colori e la scrittura concorrevano a riflettere sull’eterna problematica esistenza.

La poesia dell’evocato lascia spazio alla potente e scomoda invadenza dell’immagine i cui simboli chiari si mostrano per essere ascoltati.

Elena Mondino

2005

Per la mostra “Sciogli i demoni, affranca l’angelo”, Santa Maria del Monastero, Manta

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